“Quel che manca in Italia è la cultura di Protezione Civile, manca nei sindaci e manca nelle popolazioni: si piange per le tragedie ma non ci si impegna per prevenirle…”
F. Gabrielli
Piano
di Protezione Civile
PERICOLO = FUGA
Dove andare nel caso in cui fosse necessario abbandonare la propria casa?
In questa pagina troverete un riepilogo per le aree di Attesa e di Accoglienza individuate dal Comune de L'Aquila, relative ai soli paesi della Circoscrizione dell'area Gran Sasso:
Tra qualche giorno troverete anche i restanti Quadranti.
Area di ATTESA
Aree in cui la popolazione riceverà le prime informazioni sull’evento ed i primi generi di conforto in attesa di essere sistemata in strutture di accoglienza adeguate.
AREA DI AMMASSAMENTO
Due aree in cui verranno fatti affluire i soccoritori e le risorse utili al superamento dell'emergenza.
si trovano solo a L'Aquila: ex ITALTEL e GLOBO
AREA DI ACCOGLIENZA
Aree idonee per ospitare tendopoli o comunque strutture provvisorie per assicurare temporaneamente un tetto a coloro che non possono rientrare nelle proprie abitazioni.
QUANTI COMUNI IN ITALIA HANNO UN PIANO D’EMERGENZA?
ECCO LA CLASSIFICA
Nella Sardegna colpita a morte dal maltempo, il 38% dei Comuni non è dotato di un piano di emergenza così come prevede la legge, rispettata a pieno esclusivamente in Valle d’Aosta e Molise, le sole 2 regioni italiane dove il 100% dei Comuni ha messo nero su bianco le misure da adottare in caso di allarme. Maglia nera va alla
Campania, con 214 su 551 comuni dotati di un piano, cioè il 39% del totale.
È quanto emerge dai dati, in continuo aggiornamento, della Protezione civile pubblicati oggi dal quotidiano Avvenire.
La legge n.100 del 12 luglio 2012 prevedeva che entro 90 giorni i Comuni dovessero dotarsi del piano di emergenza.
Ecco la classifica dei Comuni che hanno un piano di Protezione Civile:
1° -100%: Valle D'Aosta e Molise
2° - 99%: Umbria e Marche
3° - 96%: Abruzzo
4° - 94%: Puglia
5° - 93%: Piemonte
6° - 92%: Basilicata
7° - 86%: Veneto
8° - 78%: Lombardia
9° - 77%: Emilia Romagna
10° - 76%: Toscana
11° - 65%: Liguria
12° - 64%: Friuli Venezia Giulia
13° - 62%: Sardegna
14° - 54%: Calabria
15° - 49%: Sicilia
16° - 40%: Lazio
17° - 39%: Campania
Mancano le Province autonome di Treno e Bolzano.
NB: il Piano Comunale di Emergenza di Protezione Civile è in continuo aggiornamento, quindi suscettibile di cambiamenti causati della variazione delle condizioni e delle strutture della città. Pertanto, raccomandiamo di consultare, di tanto in tanto, il sito ufficiale del Comune de L'Aquila per accertarsi che sia rimasto tutto uguale.
Scarica e stampa il pieghevole
Se non hai avuto la tua brochure distribuita su tutto il territorio di Assergi, puoi scaricarla qui, e stamparla. Ti sarà utile tenerla a portata di mano, anche semplicemente per i numeri utili da contattare per qualsiasi necessità.
Piano Neve
Il piano neve del Comune garantisce la disponibilità di 13 mezzi antineve (6 Unimog e 7 Iveco 55) e la presenza di 40 addetti divisi in due turni giornalieri che coprono le h 24, più agli addetti alle segnalazioni della centrale operativa.
Per contattare il Comune De L'Aquila, per la richiesta d'intervento di sgombero dalla neve, contattare la Centrale Operativa, con sede sita c/o l'autoparco comunale in via Rocco Carabba, ai seguenti numeri:
0862/645590
334/7683160 (cell. tecnico di servizio)
e-mail: piano.neve@comune.laquila.it
Si ricorda, inoltre, che il "Piano Neve" obbliga gli automobilisti all'uso di gomme invernali o catene su tutti i veicoli che percorrono :
- A24 Roma-Teramo (dal 15 novembre al 15 aprile)
- L'Aquila strade comunali (dal 19 novembre al 13 aprile)
Dopo l'emergenza neve e gli eventi sismici del 18 gennaio 2017, la Regione Abruzzo ed il Comune dell'Aquila procederanno con l'evacuazione della località Fonte Cerreto in caso di copiose nevicate che causeranno un reale pericolo valanghe. Pertanto, siccome verrà chiuso il tratto di strada che collega S.Pietro della Ienca con Valle Fredda (cd Malecoste), la via di fuga per lo sgombero delle persone sarà il Piazzale Simoncelli e la nuova strada che da esso scende al Progetto CASE di Assergi