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"I fattori principali restano l’arroganza, la presunzione, l’ignoranza e la stupidita dell’uomo che continua a voler plasmare a suo piacimento la natura, andando dove e quando forse non ne è il caso, costruendo strade e case dove non serve ed alterando il clima pensando che non ci siano conseguenze"
Le valanghe sono delle masse di neve, di dimensioni variabili che, quando si verifica una rottura della condizione di equilibrio presente all’interno del manto nevoso, a causa della forza di gravità, si staccano da un pendio per scendere verso valle. I fattori che incidono sul pericolo di valanghe sono molteplici e molto spesso si combinano tra loro contemporaneamente o in un breve lasso di tempo.
Conoscere questi fattori e saperne riconoscere gli effetti sul manto nevoso è di fondamentale importanza per prevenire gli incidenti che ogni anno da sempre succedono. Occorre sapere che ogni fiocco di neve, dal momento in cui cade al suolo al momento della sua fusione, è sottoposto ad una trasformazione, questa trasformazione può essere velocizzata o rallentata dagli agenti atmosferici quali il sole, il vento, la pioggia e dalle variazioni della temperatura.
I fattori che incidono sul grado di pericolo di valanghe sono:
Come vedete sono molte le variabili da considerare e da tener presenti per un analisi il più possibile oggettiva delle condizioni del manto nevoso. Un’approfondita conoscenza di questi fattori e della loro influenza positiva o negativa sulla stabilità del manto nevoso aiuta in certe occasioni, insieme alla capacità di sapere rinunciare, a tornare sani e salvi a casa prima che sia troppo tardi. Si perchè a parte i casi più evidenti non abbiamo i raggi X per sapere ricostruire con precisione la storia di una superficie nevosa durante tutto l’inverno. Una storia fatta di giornate di sole, di neve, di vento, di caldo, di freddo, di pioggia ecc… Una storia che non sempre è facile da decifrare sul campo anche da parte di un occhio esperto.
SCALA EUROPEA DEL PERICOLO VALANGHE
Nel corso del 6° incontro internazionale del Gruppo di lavoro dei Servizi di Previsione Valanghe tenutosi in Baviera nell’aprile 1993,
è stato raggiunto un accordo fra i vari paesi su una scala di pericolo unificata. La discussione alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Austria, Francia, Germania, Italia, Spagna e
Svizzera, ha portato alla definizione di un testo comune che riguarda le seguenti sezioni:
- GRADO DI PERICOLO
- STABILITA’ DEL MANTO NEVOSO
- PROBABILITÀ’ DI DISTACCO DI VALANGHE
GRADAZIONE DEL PERICOLO
La scala si compone di 5 gradi (e 5 colori semaforici) di pericolo crescente, individuati con indici numerici da 1 a
5:
1 DEBOLE (VERDE)
2 MODERATO (GIALLO)
3 MARCATO (ARANCIONE)
4 FORTE (ROSSO)
5 MOLTO FORTE (ROSSO A SCACCHI NERI*)
* così come sostituito in conformità agli accordi presi a Trento nel 10° incontro internazionale dei Servizi di previsione delle valanghe.
Il termine "estremo" può essere utilizzato nei bollettini per indicare situazioni valanghive eccezionali. E’ da sottolineare che la scala non è lineare, in quanto il grado mediano ( 3 marcato ) non rappresenta un pericolo medio, bensì un pericolo superiore.
STABILITÀ DEL MANTO
NEVOSO
Dal punto di vista fisico non è corretto utilizzare una scala della stabilità, in quanto non è possibile individuare situazioni
intermedie tra un pendio nevoso stabile e uno instabile. Nella scala di pericolo unificata viene pertanto utilizzata una scala del consolidamento del manto nevoso, con le seguenti
definizioni:
- BEN CONSOLIDATO
- MODERATAMENTE CONSOLIDATO
- DA MODERATAMENTE A DEBOLMENTE CONSOLIDATO
- DEBOLMENTE CONSOLIDATO
Solamente per i gradi di pericolo 1 e 5 vengono utilizzate rispettivamente le definizioni "manto nevoso stabile" e "manto nevoso
instabile". Poiché il pericolo da valanghe non è presente in modo uniforme su tutto il territorio, la scala utilizza il concetto di pendii ripidi (con inclinazione pari o superiore a 30 gradi)
per localizzare il pericolo secondo i seguenti criteri di estensione: pochissimi, alcuni, molti, maggior parte dei pendii ripidi.
PROBABILITÀ DI DISTACCO DI
VALANGHE
Per ogni grado di pericolo una prima fase indica l’entità del sovraccarico necessario per provocare distacchi; una seconda frase
descrive la situazione nei riguardi dei distacchi spontanei previsti (con riferimento al numero ed alle dimensioni delle valanghe). Il tipo di sovraccarico viene così
definito:
DEBOLE (singolo sciatore, escursionista senza sci)
FORTE (gruppo compatto di sciatori, mezzo battipista, uso di esplosivo)
DEFINIZIONI IMPORTANTI PER UN CORRETTO USO DELLA
SCALA
PICCOLE VALANGHE: si ferma su un pendio ripido (con inclinazione maggiore di 30°). Può sepellire, ferire
o uccidere una persona;
MEDIE VALANGHE: su un pendio ripido (più di 30°) raggiunge il fondo del pendio. Può sepellire e
distruggere un'automobile, danneggiare un camion, distruggere una piccola casa o piegare alcuni alberi.
GRANDI VALANGHE: percorre i terreni a ridotta inclinazione (nettamente inferiori a 30°) per una distanza
superiore a 50me può raggiungere il fondovalle. Può seppellire e distruggere il vagone di un treno, un automezzo di grandi dimensioni, vari edifici o una parte di un bosco.
PENDII POCO RIPIDI: con inclinazione inferiore a 30°.
PENDII RIPIDI: con inclinazione da 30° a 35°.
PENDII MOLTO RIPIDI: con inclinazione da 35° a 40°.
PENDII ESTREMAMENTE RIPIDI: con inclinazione maggiore di 40°.
SOVRACCARICO DEBOLE: snowboarder che effettua curve dolci, sciatore o snowboarder che non cade, gruppo che
rispetta le distanze di sicurezza (minimo 10 metri), escursionista con racchette da neve.
SOVRACCARICO FORTE: due o più sciatori o snowboarder che non rispettano le distanze di sicurezza, mezzo battipista, esplosione, escursionista a piedi.
Lo ZAINO “AIR BAG” o “ABS”
Grazie a Dio la tecnologia ha fatto numerosi progressi nel campo cd "antivalanga", iniziando dal sistema "RECCO", proseguendo poi col dispositivo "ARVA" (o ARTVA) per il ritrovamento del disperso sotto la neve, fino al concepimento di uno "zaino AIR BAG o ABS", che permette di "galleggiare" nel caso in cui si fosse investiti da una valanga. Tutte le più note aziende di attrezzatura di alta montagna lo producono, ormai indispensabile per chi ama il fuori pista!
Guarda il video qui sotto
fonte da:
Nei giorni 9 e 10 gennaio 2015, i Volontari della nostra associazione hanno frequentato un corso teorico e pratico per l'autosoccorso e la ricerca in valanga, con la scuola
di montagna "Mountain Evolution".
A breve l'associazione acquisterà un kit di emergenza come quello usato nell'interessantissimo corso.